Gli avvoltoi del Parco Naturale del Verdon

Dal 31 agosto al 2 settembre ho effettuato,  con Luigi Bertero, ottimo ornitologo ed esperto botanico, e la gentile signora, un’escursione nel Parco Naturale Regionale del Verdon, esteso 177.000 ettari circa ed ubicato nell’Alta Provenza, nella Francia meridionale, non molto lontano dal confine italiano.  Scopo principale l’osservazione degli avvoltoi.

Avvoltoio monaco e grifoni sul carnaio allestito nel Parco del Verdon
(ph Luigi Bertero)

Il Parco è caratterizzato in particolare da un gigantesco canyon, il più grande d’Europa. Nel Parco nel 1999 fu reintrodotto il grifone e da allora è attivo un carnaio. La reintroduzione può dirsi pienamente riuscita. Attualmente vi sono circa 150 individui, ed oggi il grifone costituisce un elemento costante del paesaggio del Parco ed attira l’attenzione dei numerosi visitatori di questa splendida zona.

La presenza del carnaio, essenziale per la riuscita del progetto, ha attirato anche gli avvoltoi monaci. Oggi sono presenti 8-12  esemplari e viene segnalata la nidificazione di una coppia. Inoltre da qualche anno sono presenti anche due coppie di capovaccai, arrivati spontaneamente come del resto i monaci, che non si riproducono ancora ma si spera che comincino a farlo in un prossimo futuro. Durante le nostre osservazioni abbiamo visto sul carnaio oltre ai grifoni anche almeno due monaci e almeno due capovaccai.

Avvoltoio monaco e grifoni sul carnaio allestito nel Parco del Verdon
(ph Luigi Bertero)

Un altro esempio di come i carnai, purchè ben gestiti e controllati, siano fondamentali per la salvaguardia e il ricupero degli uccelli necrofagi in ambiente mediterraneo. Nella zona recintata del carnaio  vi sono circa dieci capre che controllano adeguatamente lo sviluppo della vegetazione erbacea ed arbustiva.