Un nuovo grave pericolo per gli uccelli necrofagi

Alcuni anni fa in India ci fu una gravissima moria di avvoltoi, appartenenti a due specie di grifoni, prima comunissimi, che giunsero quasi all’estinzione. Dopo lunghe ricerche fu appurato che la causa di questa strage era da attribuirsi ad un farmaco anti-infiammatorio, il Diclofenac, entrato in uso in quel Paese nella medicina veterinaria. A seguito di questi accertamenti l’India ha messo al bando questo prodotto.

Purtroppo recentemente la Direzione generale della Sanità della Commissione Europea ha autorizzato l’uso del Diclofenac, per scopi veterinari, in Italia e in Spagna, visto che in Europa la gestione del bestiame è diversa da quella attuata in India.

In Spagna e in Italia (ISPRA, LIPU e anche noi) le preoccupazioni sono notevoli in quanto si teme che questo prodotto, se usato in zootecnia, possa alla fine provocare la morte degli avvoltoi e soprattutto del grifone, ma anche del gipeto e del capo vaccaio, ed eventualmente di altre specie di uccelli necrofagi. Il Diclofenac potrebbe creare problemi anche nella gestione dei carnai, senza contare l’evidente contraddizione della CE che da un lato autorizza i carnai per gli avvoltoi e dall’altro autorizza l’uso di prodotti mortali per gli uccelli necrofagi.

Sembra che esistano in commercio altri prodotti altrettanto efficaci del Diclofenac e che non hanno conseguenze negative per gli uccelli. Tuttavia l’azienda Fatro, che vende il Diclofenac, almeno fino ad ora non sembra che sia intenzionata a ritirare dal commercio questo prodotto.

Bisogna che intervengano il Ministero della Salute e quello dell’Ambiente che però fino a questo momento non hanno adottato alcun provvedimento. E bisogna che la Commissione Europea ritiri l’autorizzazione concessa.

In Ecuador, in novembre, vi sarà la Conferenza delle Parti della Convenzione di Bonn sulla protezione delle specie migratrici e gli organi della Convenzione stanno predisponendo una risoluzione da sottoporre all’approvazione degli Stati membri, che metta al bando il Diclofenac.

Vedremo cosa deciderà la Conferenza delle Parti. E comunque saranno necessari interventi decisi da parte delle associazioni ambientaliste presso gli organi competenti nazionali e comunitari per una rapida messa al bando di questo prodotto.