Lettera ai Ministri a difesa delle foreste e del paesaggio

Pensando che possa interessare pubblichiamo la lettera in allegato e il sottostante comunicato stampa. Tra i firmatari vi è anche il Gruppo Unitario Foreste Italiane, di cui fanno parte, tra gli altri, personalità importanti del mondo scientifico e ambientalista, tra i quali ricordo il forestale Fabio Clauser, il botanico Franco Pedrotti, il naturalista Franco Tassi e diversi altri.

Un cordiale saluto,
Stefano Allavena

COMUNICATO STAMPA

75 Associazioni ambientaliste e culturali hanno inviato una lettera ai Ministri a difesa delle foreste e del  ‘Paesaggio rappresentazione della simbiosi tra l’uomo e il suo territorio’. 

di Mariarita Signorini 

Firenze 14-11-2020

Ben 75 Associazioni tra nazionali e locali hanno aderito e sottoscritto la lettera appello indirizzata ai Ministri dei Beni Culturali, dell’Ambiente e dell’Agricoltura, a tutela dei boschi, attualmente minacciati da un eccessivo sfruttamento. . Questo significa che abbiamo sollevato un problelma vero e molto sentito dalla cittadinanza: una prova in più che quella “interazione tra uomo e sistema naturale”, riportata dalla Convenzione di Firenze, del  2006 “Ratifica della Convenzione Europea sul paesaggio, Firenze 20 ottobre 2000” e dal vigente Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici, altro non può essere che quel rapporto virtuoso che denota equilibrio e rispetto nello sfruttamento delle risorse naturali, equa distribuzione della ricchezza e un utilizzo ragionevole delle risorse ambientali, una visione riassumibile nell’espressione che il paesaggio è la rappresentazione della simbiosi tra l’uomo e il suo territorio.   

Questo appello è in risposta alle lettere, di ben altro tenore, indirizzate agli stessi Ministeri, da parte di categorie professionali e forestali strettamente connesse al mondo produttivo e da certi ambienti accademici, in cui si invita a non tener conto del parere delle Sovrintendenze a tutela dei boschi in zona di vincolo. Le argomentazioni portate avanti dal mondo produttivo sono inaccettabili per chiunque abbia a cuore la tutela dell’ambiente boschivo italiano : viene infatti espressa una concezione del paesaggio incentrata su una visione antropocentrica di mero sfruttamento delle risorse, che risponde a logiche oramai sorpassate, in tempi in cui i cambiamenti climatici imporrebbero ben altro atteggiamento nei confronti del nostro patrimonio forestale. 

Il confronto su questi temi cruciali  è appena iniziato, le 75 associazioni e comitati che hanno sottoscritto questo appello al rispetto alle leggi dello Stato  non si sottrarranno al dibattito e altri approfondimenti non si faranno attendere. Le foreste italiane non possono essere lasciate in balia di chi le vede solo da un  punto di vista produttivo – economico. 

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