Aquila reale in difficoltà recuperata nei Monti Sabini (Rieti)
 Il 19 maggio scorso, non lontano dall’abitato di Casperia nei Monti Sabini (RI), è stata rinvenuta un aquila reale aggrappata a un ramo di un albero a testa in giù, con una cinquantina di cornacchie che le volavano intorno. Il rapace, una femmina adulta, è stata recuperata e trasportata al Centro di recupero del Parco Faunistico del Piano dell’Abatino (Poggio S. Lorenzo / RI) dove attualmente è sotto osservazione in un’ampia voliera. S’ignorano le cause all’origine del singolare ritrovamento. Non è da escludere un possibile avvelenamento o intossicazione con conseguenti problemi all’equilibrio e all’orientamento dell’individuo. Analisi mirate potranno chiarire questo aspetto importante. L’aquila potrebbe far parte della popolazione di singoli erratici che vive a ridosso delle coppie riproduttive oppure essere un individuo di una di queste coppie, la più vicina delle quali nidifica nel gruppo di Monte Terminillo.
Il 19 maggio scorso, non lontano dall’abitato di Casperia nei Monti Sabini (RI), è stata rinvenuta un aquila reale aggrappata a un ramo di un albero a testa in giù, con una cinquantina di cornacchie che le volavano intorno. Il rapace, una femmina adulta, è stata recuperata e trasportata al Centro di recupero del Parco Faunistico del Piano dell’Abatino (Poggio S. Lorenzo / RI) dove attualmente è sotto osservazione in un’ampia voliera. S’ignorano le cause all’origine del singolare ritrovamento. Non è da escludere un possibile avvelenamento o intossicazione con conseguenti problemi all’equilibrio e all’orientamento dell’individuo. Analisi mirate potranno chiarire questo aspetto importante. L’aquila potrebbe far parte della popolazione di singoli erratici che vive a ridosso delle coppie riproduttive oppure essere un individuo di una di queste coppie, la più vicina delle quali nidifica nel gruppo di Monte Terminillo.
