Le rinnovabili cancellano il volto della Nazione. Voltare pagina

Altro che ”no a tutto” ! Da anni le rinnovabili cancellano il volto della Nazione.

ALTURA: siamo con Sgarbi e con il MIC per voltare pagina!

All’indomani della recente tavola rotonda promossa dal sottosegretario Sgarbi su “Energia e Bellezza” nel tentativo di affrontare la soccombenza del territorio italiano ad opera dell’aggressività delle rinnovabili, tocca registrare l’ennesima scivolata di una parte dell’ambientalismo acriticamente inclinato per le rinnovabili senza piena contezza della realtà dei fatti. Riaffermiamo quindi il sostegno alle Soprintendenze e al Ministero della Cultura, sempre più additati solo per il doveroso presidio a tutela dell’Articolo 9 della Carta Costituzionale e, indirettamente, per la Natura del Paese.

Grazie alla retorica ambientalista delle rinnovabili “senza se e senza ma”, il Mezzogiorno è stato già sfigurato per vaste aree rurali da enormi centrali eoliche e fotovoltaiche  in nome di un apporto energetico risibile (nemmeno il 3,5 % sui consumi finali) ed estremamente critico (intermittente e non pilotabile). Eppure ancora oggi c’è chi, rinnegando le radici dell’ambientalismo scientifico , non si accorge di questo grande scempio. Che è paesaggistico ma non solo!

Tra le molteplici conseguenze ci sono i danni alla biodiversità e in particolare agli uccelli rapaci, ma non solo,  falciati dai rotori o sfrattati dalle distese fotovoltaiche. Spesso si tratta di specie estremamente rare, per le quali anche la perdita di pochi individui fa la differenza per la sopravvivenza di ormai esigue popolazioni.  Basti pensare, solo come esempio, agli avvoltoi grifoni affettati dagli impianti eolici improvvidamente realizzati nelle aree tipiche di questa specie in Abruzzo. Ma dalla Sardegna alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia, al Molise, alla Basilicata, l’Italia sta diventando un Paese sempre più inospitale per tante specie già a rischio e sempre più oltraggiato nella sua identità rurale più autentica.

Il Ministero della Cultura faccia valere le ragioni delle Soprintendenze e della tutela degli ultimi ambiti rurali del paese – concludono da ALTURA (Associazione per la tutela dei rapaci)Aspettiamo che anche il Ministero Ambiente apra gli occhi e adotti le azioni necessarie e urgenti per arginare la deriva in atto e proteggere ciò che è, anche e soprattutto, nelle sue responsabilità.”

Roma, 9.12.22                                                                 

ALTURA (Associazione per la Tutela degli Uccelli Rapaci)

http://www.altura-rapaci.org