Otto giovani aquile reali nel cielo del Lazio!

Il 2019 è stato un anno produttivo per l’Aquila reale nel Lazio sia per il numero di giovani involati, otto, e sia per la prima nidificazione accertata, grazie a Giampiero Cammerini e Gianni Lauretti, della nuova coppia nidificante in regione, la dodicesima, nell’alto reatino al confine con l’Umbria.

Giovane di aquila reale (foto A. Cristallini)

L’inverno siccitoso ha consentito alle aquile di alimentarsi a sufficienza per arrivare alla fine di marzo con una buona percentuale di coppie in deposizione (75%). Alla fine del ciclo riproduttivo, otto delle nove coppie che hanno deposto hanno involato altrettanti giovani; l’ultimo involo, in agosto, è stato quello dell’aquilotto della nuova coppia laziale.

Il Lazio è una regione molto interessante riguardo alla presenza dell’Aquila reale in quanto la specie è presente e nidifica in habitat molto diversi fra loro, passando, infatti, dai rilievi dell’Appennino propriamente detto, con quote anche superiori ai 2000 m (Laga, Terminillo, Duchessa, Simbruini, Ernici ecc.) a quelli del preappennino con quote massime intorno ai 1600 m (Lucretili, Carseolani ecc.) per finire poi al cosiddetto antiappennino con cime fino ai 1500 m circa (Lepini e Aurunci), questi ultimi arrivando perfino ad affacciarsi sul mare nel golfo di Gaeta.

Nonostante lo status della specie presenti un trend positivo nell’Appennino centrale, come del resto nella quasi totalità del nostro paese, sussistono ancori vari fattori di minaccia che incombono su alcuni siti riproduttivi, ovvero su alcune coppie. Si tratta di episodi di disturbo antropico spesso a forte impatto come per esempio i raduni montani di trial o la caccia fotografica indiscriminata. Anche il passaggio ripetuto di elicotteri con volo ravvicinato alle pareti ospitanti i nidi costituisce motivo di abbandono della nidificazione. L’Aquila reale per nidificare richiede tranquillità e spesso l’uomo le nega questa semplice condizione.

Nel Lazio il monitoraggio dell’Aquila reale avviene grazie all’attività di campo di un gruppo di volontari appassionati (soci Altura e referenti locali) nonché di guardia parco di alcune aree protette della regione.

Eccoli: Carlo Artese, Raffaele Bianco, Massimo Brunelli, Giampiero Cammerini, Mario Cappelli, Valentina Capraro, Emanuela Castelli, Michele Cento, Michael Ceruti, Marina Cianconi, Laura Confaloni, Luigi Corsetti, Alfredo Cristallini, Marcello De Meo, Valeria De Meo, Gaetano De Persiis, Massimiliano De Persiis, Emiliano De Santis, Ermanno De Pisi, Ettore Di Masso, Marco Fabbretti, Tommaso Folchetti, Roberta Latini, Gianni Lauretti, Roberto Lippolis, Claudio Manco, Luigi Marozza, Tommaso Marsella, Gabriele Mastropietro, Luca Palleschi, Marco Panella, Emanuela Peria, Paolo Perrella, Andrea Pieroni, Emanuela Pucci, Annunzio Puglia, Roberto Ragno, Domenico Rossetti, Pietro Santarelli, Stefano Sarrocco e Leonardo Songini.