Toh! Guarda chi si rivede: Anish Kapoor!

COMUNICATO STAMPA

Sfoglio un vecchio numero de “L’Espresso” del 9 giugno 2011 in un caldo pomeriggio estivo aspettando il mio turno dal medico di famiglia. Ad un tratto sgrano gli occhi, nella pagina “cultura” c’è lui, il grande Anish Kapoor!
L’artista anglo indiano al Grand Palais di Parigi ha esposto una palla da booling color melanzana alta quasi trenta metri. L’opera d’arte ha un titolo “Leviathan”. Confesso che il vedere questa gigantesca ernia tumefatta sotto un capannone stile liberty mi lascia molto perplesso, ma organizzata, come in questo caso, dal Ministro della Cultura francese in uno spazio idoneo e inserita in un progetto ben definito “Monumenta” ha un senso.

Purtroppo questo artista è anche l’autore di un’altra opera d’arte “Earth Cinema”, tristemente nota, collocata nel Parco Nazionale del Pollino Comune di Latronico; una colata unica di cemento armato lunga quarantacinque metri e profonda sette con sullo sfondo il monte Alpi.
L’opera è stata subito ribattezzata dalla saggezza popolare degli abitanti del luogo “la Latrina di Latronico” vista la somiglianza della struttura con i bagni collocati nei giardini pubblici delle nostre città del Sud.

Questa fa parte di un gruppo di opere d’arte moderna presentate in pompa magna dall’associazione culturale “Arte Pollino”, sponsorizzata a sua volta dalla Biennale di Venezia, come le “Uova giganti di pietra” di Nils Udo che dovranno essere collocate nel Comune di Terranova di Pollino (Pz), la “Giostra” di Christen Holler già realizzata a San Severino Lucano (Pz) e il “Teatro vegetale” di Giuseppe Penone nella fiumara del Sarmento nel Comune di Noepoli (Pz), quest’ultima già posta sotto sequestro dalla Magistratura!
Grazie a quest’opera sono stati sbancati oltre 3.000 mq di vegetazione ripariale.
Tutte queste presunte opere d’arte moderna sono state disseminate nel Parco Nazionale del Pollino, quindi in un territorio sottoposto a tutela sia dallo Stato italiano come dall’Unione Europea, come i sacchetti della monnezza nelle vie di Napoli!
Ci meravigliamo come artisti del calibro di Anish Kapoor, ma il discorso vale anche per gli altri, persone che dimostrano grande cultura e grande sensibilità nei confronti dei problemi della collettività, abbiano potuto violentare con opere così stridenti questo contesto naturale, quello che per noi naturalisti di tutta Europa è un bene straordinario da proteggere e gestire con estrema attenzione, quale in effetti è il territorio del Parco Nazionale del Pollino.

Facciamo voti che in futuro il grande artista anglo indiano faccia più attenzione alle sue frequentazioni e alle strambe proposte che gli vengono sottoposte, il rischio è che alla presentazione della sua prossima creazione il massimo del consenso sarà il lancio di una cascata di ortaggi all’autore.

San Mango Piemonte, 16 agosto 2011

Il delegato regionale
f.to Achille Cristiani