Torna il rischio eolico nei luoghi delle albanelle viterbesi!

Importante presa di posizione del Comune di Tuscania contro il progetto

Sembrava un problema risolto e invece…un nuovo progetto eolico incombe di nuovo sui rilievi collinari dei comuni di Tuscania e Tarquinia. La società Windmanagement Tuscania e Tarquinia Srl è infatti tornata alla carica con un progetto ridotto rispetto al 2011, ma sempre nefasto, e intende realizzare un impianto della potenza di 76,5 MW con un numero di 17 torri alte quasi 200 m.

Il precedente progetto (144 MW e 32 torri) fu sonoramente bocciato dalle istituzioni, dalle forze sociali, culturali e ambientali per manifesta incompatibilità con un territorio di grande pregio.

A meno di 10 km dalle torri, nel territorio di Tuscania, sono presenti alcuni siti di nidificazione della sparuta popolazione di albanelle minori, da sempre nidificanti nelle campagne del viterbese e che già devono affrontare in periodo riproduttivo il rischio di uccisione dei pulli durante la fase di mietitura del grano.

A questo rinnovato attacco al territorio viterbese hanno risposto diverse associazioni quali Assotuscania, FAI, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Pro Natura, Fondazione Etruria Mater. Anche Altura Lazio ha risposto all’appello di mobilitazione contribuendo alla stesura di un documento di osservazioni da trasmettere agli uffici competenti della Regione Lazio e inoltre inviando una nota al Sindaco di Tuscania con richiesta di adoperarsi al massimo, come già avvenne per il progetto precedente, affinché l’opera non sia realizzata.

In data 14 maggio 2016 il consiglio comunale di Tuscania si è riunito d’urgenza per deliberare contro il progetto eolico, citando nel documento di delibera le associazioni in mobilitazione, Altura Lazio compresa, e motivando il contenuto della delibera sottolineando i gravi rischi al paesaggio e alle albanelle minori.

Il giorno seguente 15 maggio 2016 sono state trasmesse agli uffici amministrativi di competenza il documento di Osservazioni messo a punto da Altura Lazio e LIPU.

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