Oscenità nel Sirente-Velino

Incredibile, anzi osceno, ma vero. In Italia c’è un Parco naturale che ritiene strategico l’inserimento di un parco eolico al suo interno, avete letto bene: AL SUO INTERNO! Si tratta del Parco regionale del Sirente-Velino (Abruzzo). Come se la trasformazione di parte dei suoi rilievi in basamento industriale per l’installazione di una quarantina di torri eoliche costituisca un miglioramento dell’habitat!
Ancora più oscena la localizzazione del 50% delle torri all’interno del Parco: a una distanza compresa fra i 5 e 7 km dal nido attivo più usato storicamente dalla coppia di aquile reali presenti nel territorio (Gole di Celano).
Numerose sono le osservazioni, anche del sottoscritto, di grifoni in transito nel bel mezzo delle torri, soprattutto in giorni di maltempo con le nuvole basse. Anche le aquile sono state osservate gironzolare nei pressi degli aerogeneratori e persino posarsi non lontano dalle loro basi. Le poiane poi frequentano regolarmente le aree con le torri come se queste non esistessero.
Questa constatazione è importantissima perchè dimostra quello che in alcuni studi scientifici (vedi Altamont Pass) è già stato evidenziato e cioè che i rapaci, e in particolare le aquile reali, utilizzano le aree sottostanti le torri per cacciare così come facevano i predecessori delle stesse specie quando le torri non esistevano. Tutto questo introducendo un fattore di mortalità che può costituire un elemento di grande criticità per la sopravvivenza dei rapaci presenti.
C’è da chiedersi: chi ha scritto la valutazione d’incidenza? Con quali criteri scientifici si è avallata la presenza di aerogeneratori a pochi chilometri da un nido d’aquila reale?
Credo ci siano solo due possibilità: o chi ha scritto la valutazione d’incidenza è stato animato da una poderosa ignoranza oppure dalla malafede. Non vedo alternative.

Fabio Borlenghi

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